10 libri di racconti di viaggio da leggere per viaggiare con la mente
10 libri di racconti di viaggio da leggere per viaggiare con la mente

10 libri di racconti di viaggio da leggere per viaggiare con la mente

Amo tantissimo viaggiare e molto spesso penso a quanto sarebbe bello poter essere sempre, o quasi sempre, in viaggio. Non potendolo fare però così spesso, è da qualche anno che mi rifugio nei racconti di viaggio di altre persone per poter viaggiare così con la mente. Letture che sono diventate ormai una coccola, un momento di riflessione e delle fonti di ispirazione a cui non riesco più a farne a meno.

Ma quali sono i miglior libri di racconti di viaggio da leggere? Qui sotto ve ne elenco 10.

Succede sempre qualcosa di meraviglioso di Gianluca Gotto       

“Succede sempre qualcosa di meraviglioso” è il racconto di un viaggio che ha come protagonista Davide, un ragazzo che vede tutte le sue certezze crollare una dopo l’altra, fino a perdere il desiderio di vivere. E Guilly, un personaggio fuori dal tempo che Davide, per caso o per destino, incontra in Vietnam e da cui apprende un modo alternativo e pieno di luce di prendere la vita. Una storia di rinascita in cui perdersi per ritrovarsi, che Gianluca Gotto racconta portando il tema della ricerca della felicità su un piano universale: la destinazione finale di questo viaggio non è conquistare un certo tipo di vita, ma uno stato d’animo. Una sensazione di calore che è sempre dentro di noi, indipendentemente da quello che il destino ci ha riservato. Potremmo chiamarla in tanti modi: serenità, pace interiore, leggerezza, calma. Oppure, come direbbe Guilly, “la sensazione di essere a casa, sempre”.

Citazione preferita: “Non stava succedendo nulla intorno a me. Era tutto silenzioso, deserto. Finchè mi tornarono in mente le parole di Guilly, ancora: succede sempre qualcosa di meraviglioso. Sempre, in qualsiasi momento. Alzai gli occhi al cielo, ed eccolo lì: l’arcobaleno.
La Pura Vida di Gianluca Gotto

Cosa succede quando ti abitui all’infelicità? Alessio non ci ha mai pensato, fino al giorno in cui Elena entra nella sua vita e gli mostra che esiste qualcosa di bello e luminoso al di là delle responsabilità sul lavoro e della routine. Ma poi Elena sparisce, così com’è arrivata. E Alessio entra in una strana crisi personale: ha 29 anni, vive a Milano e ha un lavoro che gli piace. Però manca qualcosa: qualcosa di suo e di nessun altro. I sogni di un tempo dove sono finiti? La sensazione è quella di aver accumulato già troppi rimpianti, e così Alessio decide di fare il primo colpo di testa della sua vita: prendendo come riferimento una vecchia lista di desideri mai realizzati trovata per caso (o per destino?), decide di buttarsi in un’avventura che lo aiuti a evolvere nella persona che vorrebbe essere: un viaggio in Centro America, alla riscoperta di quel “buon vivere” che sembra aver dimenticato. Un atteggiamento semplice ma potente che, come imparerà Alessio, è la risposta giusta alla frenesia e alla paura delle nostre vite sempre più complesse. “Avevo scoperto la “pura vida”. Ed ero pronto a portare con me la sua essenza, il suo calore e la sua luce ovunque andassi”.

Citazione preferita: “Puoi anche cambiare il posto in cui ti trovi, ma se non sei tu a cambiare, è tutto inutile.”
Come una notte a Bali di Gianluca Gotto

Trascorri anni a immaginare il momento in cui la tua vita cambierà. Quel momento però non arriva. La vita va avanti come sempre, senza sorprese, senza novità, senza grandi emozioni. Ma poi, proprio quando ormai credi che nulla possa cambiare, ecco che succede qualcosa di totalmente inaspettato. È il destino? È colpa di Dio? O forse è l’Universo? O è semplicemente il caso? Dopo anni di calma piatta, ora il mare è in tempesta. Puoi tornare in fretta al porto sicuro che conosci alla perfezione. Oppure farti trasportare lontano dalle nuove correnti. Così facendo, potresti trovare qualcosa che non riuscivi nemmeno a immaginare nei tuoi sogni più sfrenati. Potresti scoprire di non aver mai capito niente su di te e di non aver mai amato davvero. Potresti riacquistare un sorriso che neanche sapevi di avere: quello vero, che nasce dal cuore. E un giorno potresti ritrovarti sulla cima di un promontorio a Bali. Di fronte all’immensità dell’oceano. Felice come non eri mai stato nella tua vita. Un romanzo dedicato a chiunque creda nel valore del cambiamento, nella forza dei sogni, nella possibilità di realizzare la propria felicità, qui e ora. E nel potere dell’amore: per se stessi, per gli altri, per il mondo intero.”

Citazione preferita: “Non farti ossessionare dal passato, il passato non torna! Non pensare sempre al futuro, è un’incognita che non puoi prevedere. Goditi al massimo il presente, perchè è tutto ciò che hai.” 
Le coordinate della felicità di Gianluca Gotto

Io la sognavo una vita così. Una vita in cui poter girare per l’Asia per mesi, per poi svegliarmi una mattina a Bali e decidere su due piedi di voler tornare in Europa. Passare un paio di giorni a Bangkok per mangiare pad thai e salutare l’Oriente. Andare a trovare mia nonna a Torino, poi salire a bordo della mia casa su ruote e ripartire. E alla prima sera on the road, guardando le stelle, discutere con la mia anima gemella della prossima meta. Oppure viaggiare e basta, senza meta, inseguendo solo ed esclusivamente le coordinate della felicità. Sognavo di poter fare della stanza di una guest-house o della hall di un aeroporto il mio ufficio e del mondo intero la mia casa. Poter lavorare in remoto da qualsiasi punto del pianeta e guadagnarmi da vivere facendo ciò che più amo. La sognavo una vita così: libera. E vi dico la verità, da qualche parte tra la testa e il cuore sentivo di potercela fare per davvero, fin dal primo giorno. Forse è quello che ha fatto la differenza: crederci. Crederci sempre.”

Citazione preferita: “Viviamo in una società che considera il fallimento come la vergogna più grande. ma fallire, a conti fatti, cosa significa se non averci provato? E provarci significa vincere in ogni caso. Non importa il risultato finale, l’unica cosa che conta è la consapevolezza di non aver lasciato nulla d’intentato.” 
Una mente libera di Federica Portentoso

In una vita che corre sempre troppo veloce, siamo in grado di ascoltare i nostri bisogni e seguire il nostro intuito? Di prestare attenzione a come ci sentiamo, a come sta il nostro corpo e a cosa cerca di dirci la nostra mente? Stiamo provando a costruire la nostra serenità o ci stiamo semplicemente muovendo in balia delle scadenze, delle abitudini e di ciò che la società e gli altri si aspettano da noi? In poche parole, stiamo vivendo o sopravvivendo? Alle porte dei trent’anni Federica è stata travolta da queste domande e, confusa e disorientata, si è accorta che, nonostante agli occhi di tutti la sua vita fosse perfetta, il suo corpo e la sua mente dicevano tutt’altro. Si era trasferita a Sydney, dove condivideva una bellissima casa con il fidanzato, un gatto e lavorava come fotografa, eppure improvvisamente qualcosa non tornava. L’ansia, il caos e la brutta sensazione di stare lasciando scorrere il tempo un giorno dopo l’altro hanno fatto scattare qualcosa dentro di lei. Dopo una fuga improvvisa, la realizzazione di un sogno e un cambio di rotta non previsto decide di mettere da parte le sue paure e di seguire per una volta l’istinto: lascia tutto per andare a vivere in mezzo alla foresta alla ricerca di un contatto più autentico con la natura, e intraprende, senza volerlo, un percorso attraverso se stessa alla ricerca della serenità.”

Se due che come noi di Micaela Miljian Savoldelli

Quando Selvaggia arriva a Firenze ha vent’anni e un passato scomodo. È scappata portando con sé solo un bagaglio di dilemmi e irrequietezza, per vivere appieno quelli che è convinta saranno gli ultimi anni della sua vita. Jules è francese, ama suonare la chitarra di notte a cavalcioni sul terrazzo e ogni giorno cambia itinerario, alla ricerca dell’inaspettato. Che puntualmente arriva, per entrambi, la sera del 24 ottobre 2009, in una serata tra amici, musica e blackout. Selvaggia e Jules non sanno cosa li aspetta, ma il destino ha già deciso per loro. E quando la vita li metterà di fronte alla prova più dura, proprio nel momento che per tutti gli altri è il più sbagliato, Selvaggia e Jules decideranno di seguire il proprio istinto e partire per realizzare quello che devono a se stessi, un’avventura schietta e tenera come la verità, nata da una promessa scambiata all’alba: qualsiasi cosa accadrà, non smetteranno mai di credere alla magia di quella sera”

Prometto che ti darò il mondo di Giulia Lamarca

Giulia ha diciannove anni e davanti a sé una storia ancora tutta da scrivere e riempire di colori ed esperienze. Poi un motorino, una curva presa male in un pomeriggio qualunque, e la realtà che conosceva viene cancellata di colpo. Davanti a lei si apre un’altra vita, che include una nuova compagna di viaggio: una carrozzina. Nel corso di nove lunghi mesi in ospedale, Giulia deve imparare a guardare il mondo da un nuovo punto di vista, a muoversi, a sentirsi se stessa. Dall’ospedale, però, porta con sé anche l’incontro con Andrea, un giovane tirocinante fisioterapista che riesce a conquistarla con la sua tenacia e la sua dolcezza. Un giorno, lui le fa una proposta “folle”: partire insieme per l’Australia. E, quasi per scherzo, lei accetta. Senza sapere che quell’aereo lo prenderanno davvero, che il loro amore diventerà sempre più grande e che non si fermeranno più. Quel viaggio sarà l’occasione per cambiare prospettiva, mettersi alla prova, conoscersi meglio e comprendere, infine, che i limiti sono innanzitutto dentro di noi. Viaggio dopo viaggio, impresa dopo impresa, Giulia si ritrova a scalare il Machu Picchu, a salire sulla Muraglia cinese, a contemplare la fioritura dei ciliegi in Giappone… E inizia a comprendere non solo che, carrozzina o no, può andare alla conquista del mondo, ma che può spendersi in prima persona per l’inclusione – e trasmettere forza agli altri.”

Il tempo di una candela di Giovanni Arena

Il Rio delle Amazzoni è enorme, tanto grande da sembrare un mare in cui perdersi. È un mondo a sé stante, è l’unica via per insinuarsi all’interno della foresta più selvaggia e incontaminata del mondo. È il luogo perfetto in cui scappare per cercare di ritrovarsi. Ed è proprio quello che fanno Ruberval, con il suo nome così strano e un passato da cui proteggersi, Classandra, con il suo silenzio che trasmette voglia di solitudine, Tom, uno che a forza di seguire le tracce degli altri alla fine si è perso, Matilde, con i suoi occhi gentili velati di tristezza, e Maria, con la sua maturità frutto di tante ferite. Cinque personaggi che a bordo della Certeza risalgono il fiume tra i rumori assordanti della natura, immersi negli orizzonti macchiati di rosso della foresta equatoriale. Cinque sconosciuti, apparentemente distanti, ma che, in ogni notte amazzonica, sono destinati a incontrarsi di fronte alla luce calda e tremolante di una candela che non dovrà spegnersi finché ogni storia non sarà rivelata fino in fondo. Uno per uno si confessano senza filtri né omissioni, ognuno viene ascoltato dai suoi compagni, viene accettato per quello che è davvero, con tutti i luoghi oscuri che si porta dentro. “Il tempo di una candela” è un romanzo intimo, emotivo e toccante. È la storia di un viaggio di cinque vite fragili alla ricerca del loro posto nel mondo. Un viaggio al ritmo indolente del fiume dove il tempo scorre in maniera diversa, dove i problemi sembrano lontani e le ferite meno profonde, dove il dolore del passato finalmente può trasformarsi nella speranza del futuro.”

Si vede dagli occhi di Annacaterina Scarpetta

Storie di un viaggio di tre anni di avventure folli, di furgoni e tende al posto di una casa in cui vivere, di migliaia di chilometri in autostop che fanno intrecciare le vite di Caterina e Alessandro a nuovi incontri. E poi le più di cinquanta famiglie temporanee, la lingua straniera, il volontariato tra orfanotrofi e canili, le notti sotto le stelle, le scalate interminabili, le cerimonie con piante misteriose e canti di sciamani. Un viaggio fisico che si intreccia con uno spirituale, un grande e complesso viaggio interiore che suscita continue riflessioni, sempre nuovi punti di domanda, sofferenza nel sentimento di impotenza ma anche forza, riscatto, indipendenza, sollievo davanti a inaspettate risposte. Fino ad arrivare ad una sola grande conclusione che apre nuovi scenari.”

La nostra vita nella savana di Gaia Dominici

Gaia ha già diverse vite alle spalle. Nata a Bogotà e adottata a pochi mesi da una famiglia italiana, è cresciuta a Genova, animata dal costante desiderio di muoversi, viaggiare, esplorare. Per conoscere nuovi luoghi e persone, o forse per trovare un posto da chiamare “casa” nel senso più pieno del termine, un’identità in cui riconoscersi fino in fondo. Oppure, più semplicemente, per andare alla ricerca di quella felicità che tutti noi rincorriamo. È il lavoro di fotoreporter a portare Gaia in Kenya, dove ha l’occasione di avventurarsi nell’entroterra ed entrare in contatto con il popolo maasai. Ma, soprattutto, Gaia conosce Ntoyiai, un giovane guerriero. La loro immediata sintonia, che supera anche la barriera linguistica, cresce fino a diventare un amore travolgente. Gli ostacoli da superare non mancano, compresa una malattia degenerativa, che costringe Gaia a rientrare in Italia per sottoporsi a un delicato intervento chirurgico. Ma ormai il suo posto è nella savana, con Ntoyiai: è lì che può essere veramente felice. Gaia torna, e questa volta è per sempre. È l’inizio di una nuova vita, in cui due mondi apparentemente distanti si fondono e generano qualcosa di meraviglioso: una famiglia straordinaria e normalissima al tempo stesso.”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *